giovedì 12 febbraio 2015

Il lavoro più difficile

  Da sempre, mia madre sostiene che il mestiere più difficile sia essere genitori. Lei, che ha iniziato a lavorare da ragazzina e ha fatto un po' di tutto, dalla babysitter alla commessa, un po' di esperienza per dirlo ce l'ha certamente, ma le ho sempre risposto che nemmeno essere figli è facile.

  Lei è la seconda di tre sorelle e ha sempre subito ogni genere di angherie, dato che la sorella maggiore era la preferita, l'ultima era piccola quindi sempre da difendere agli occhi di mia nonna...l'unico che patteggiava per lei era il nonno che, però, è venuto a mancare presto.

  Di conseguenza, si è sempre detta che lei non avrebbe mai fatto l'errore di sua madre, di favorire un figlio rispetto ad un altro, ma si sa, tra dire e il fare c'è di mezzo il mare.

  Non mi è mai mancato l'affetto, so che i miei genitori mi amano, ma fino ai 21 anni non è stata facile. Mio fratello, primogenito e figlio unico per ben 11 anni, gli è sempre stato concesso tutto: era il più grande, bravo a scuola, il primo laureato in famiglia e maschio. Già, perchè frequentare certi posti e uscire fino a tardi era disdicevole per una ragazza...ho dovuto lottare anni per guadagnarmi fiducia e consensi che invece mio fratello ha avuto in automatico.

  Non accuso mia madre, lo so cosa ci vedeva in lui e ora che sono grande posso capirlo...ancor di più comprendo la sua fortissima delusione.
Perchè se per anni punti su un cavallo convinta che sia quello vincente, quando questo si dimostra un ronzino...beh, fa bruciare gli occhi di lacrime, scuote le ossa, ti spezza il cuore.

  Gliel'avrei voluto fare questo discorso mentre ieri con voce spezzata mi raccontava l'ennesimo episodio, ma non l'ho fatto. Perchè se c'è una cosa che ho imparato è che tutti possiamo sbagliare e nessuno è infallibile. Alla fine, il suo atteggiamento nei miei confronti mi ha reso una persona forte e non posso che ringraziarla di questo.

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