martedì 4 agosto 2015

Professionalità

  La cosa di cui andrò sempre fiera dell'azienda per cui lavoro è quanto ci tiene alla formazione, sia dei dipendenti, sia dei clienti. Dalle origini siamo stati attenti a dare l'opportunità di crescere ai professionisti che acquistano i nostri prodotti, in modo da aiutarli a crearsi delle competenze che vengano poi riconosciute dai loro stessi clienti.

  Sulla mia stessa pelle ho visto società che non davano importanza a queste cose, il che li ha portati a rimanere piccoli e ad avere un genere di clientela che rispecchiava la loro ignoranza. E' inutile avere ottimi sistemi per gestire la contabilità se poi non sai proporre o spiegare al meglio ciò che vendi.

  La nostra formazione ci permette anche di supportare nella vendita i clienti, in modo tale che non acquistino un prodotto errato. Ovviamente questo ha un costo che, se non recepito, può metterti in cattiva luce rispetto ai tuoi concorrenti, che a volte sono meno costosi, ma non danno neanche un terzo del tuo servizio.

  C'è chi lo coglie e te lo dice anche "E' vero, quel prodotto costa un po' di più da voi, ma vuoi mettere tutte le volte che mi avete dato assistenza?!". Altri, invece, chiedono, quasi pretendono, lo stesso prezzo fatto da qualcun altro. Chiedere è lecito, quasi sempre si può venire incontro, ma la pretesa può essere fastidiosa. Soprattutto quando, senza di me, avresti sbagliato acquisto. Dall'altra parte ti avrebbero mai corretto o avrebbero semplicemente chiuso l'ordine? Senza contare che, lavorando col prodotto da anni, ormai certe cose le dovresti conoscere.

  Da qui a volte nasce lo sconforto che fa amare meno il proprio lavoro: la poca riconoscenza, ma soprattutto, il fatto di collaborare con qualcuno che non sa cosa sta facendo. 
Ovviamente non pretendo che qualcuno sia onniscente, mi capita spesso che a chiedermi informazioni siano impiegate dell'amministrazione che è normale che non conoscano certi aspetti, ma un titolare d'azienda, a mio parere, dovrebbe avere ben in mente ciò che sta proponendo. E se non ce l'ha, si deve creare una competenza, altrimenti non crescerà mai.

  Mentre anni fa a certe cose non ci pensavo, ora mi accorgo di quanto rimango infastidita dalla poca riconoscenza e da chi ha in mano potere senza averne la consapevolezza e la capacità. Dato che hai avuto la fortuna - perchè a questo punto di quello si tratta - di avere tanto, perchè non impegnarsi per dimostrare che si è meritato quel ruolo?




 

 

lunedì 15 giugno 2015

L'anello

  Ancora non ci credo. Ancora mi ci devo abituare, ma da questo weekend al mio anulare sinistro campeggia un anello. In oro bianco, diamanti e rubini. 
  
  Se chiudo gli occhi e penso a cosa avrei pensato per me tanti anni fa, mi sarei immaginata con una fedina, un anello molto semplice. Negli anni più recenti fantasticavo su un bel Swarovski. 

  Invece sabato pomeriggio il mio ragazzo mi ha portato in gioielleria e mi ha fatto scegliere l'anello, un modello originale, moderno, che stava aspettando me.

  Da ieri pomeriggio sono fidanzata ufficialmente. Ho trovato un ragazzo che vuole sposarmi e passare il resto della sua vita con me e non mi sembra ancora vero.

giovedì 30 aprile 2015

Guardare in faccia i propri errori

  Ci siamo rivisti dopo mesi, che per me sono stati di lotta e di rinascita, durante i quali mi hai quasi ignorata, come tuo solito...mi chiami solo quando hai bisogno e ne approfitti per informarti su come sto.

  E a me va bene così, anzi, magari non mi chiamassi più...invece questa volta mi tocca vederti e se tempo fa il tuo sorriso mi metteva di buonumore, ora provo solo disgusto...per come mi hai usato, per come mi sono fatta trattare...ho visto tutto in un lampo e la rabbia si è accesa nei miei occhi. Non è stato facile lasciarla scatenare, ma che senso avrebbe avuto?

  Ho preferito liquidarti, lasciarti indietro e relegarti ad un passato di cui non vado per nulla fiera. Invece mi hai telefonato per ribadire il fatto che dovevo salire in ufficio da te, che potevamo bere qualcosa...e con disprezzo ti ho risposto che avevo altro di meglio da fare.

  Da un lato mi chiedo con che coraggio tu pretenda qualcosa da me, quando tu per primo non mi hai mai dato nulla, quando sai bene che ci tenevo a te e invece mi hai sfruttato e, se fosse per te, mi useresti ancora. Brucia ancora di più il pensiero di come ho solo potuto invaghirmi di uno str... come te, egoista, superbo e superficiale. Guardandoti negli occhi ho visto tutti i miei sbagli degli ultimi anni e fanno male, provo dolore per quello che mi sono lasciata fare.

  Ora sono finalmente tornata in me e, sicuramente, ci saranno altri errori, ma non avranno più il tuo nome.

venerdì 3 aprile 2015

Marzo 2015

  Credo che questo marzo sia stato il mese migliore sia del 2014 sia del 2015. All'apparenza sembrava il mese delle delusioni, dei casini, del "va tutto storto". Invece è stato un mese all'insegna della risoluzione dei problemi...certo, è partito in salita, ma per poi scorrere via piacevolmente.

  Mio padre è stato salvato e avrà ancora tanti anni davanti per farsi i fatti miei. Potrà fare nuovi progetti di vita con mia madre...e tutto ciò era già tanto per me. 

  Evidentemente, però, Qualcuno dev'essersi accorto di essere stato molto ingiusto con me negli ultimi anni e mi ha fatto conoscere una persona speciale che, se devo essere sincera, ancora stento a crederci che esista.

  A volte sono esausta, ma il sorriso delle persone che ho vicino mi sta ripagando di ogni fatica.

lunedì 9 marzo 2015

Siero WellMaxx

  Ciao a tutti, sono Faith, ho 31 anni e ho iniziato a soffrire di una certa dipendenza...no, non quella da dolci o da gelato, ma da siero per il viso!

  Circa un anno fa, ho accompagnato una cara amica in una profumeria Limoni perchè aveva bisogno di una crema idratante. Dato che la sua pelle era molto secca, la commessa le ha consigliato di utilizzare un siero per riequilibrare l'idratazione del viso. In quel periodo non avevo quel genere di problema e non ho pensato di informarmi di più...anche perchè la disponibilità economica era piuttosto ristretta.

  Negli ultimi mesi la mia pelle è in continua evoluzione...premetto di avere la pelle mista, ma ci sono periodi in cui è più secca e altri dove è più grassa...e senza una motivazione climatica, ma sembra seguire più l'andamento del mio umore. Di conseguenza, al momento di dover cambiare crema idratante, un'altra commessa di Limoni mi ha lasciato dei campioncini del siero della WellMaxx, marchio distribuito da poco in Italia e che, infatti, non avevo mai sentito nominare.

  Lo provo e...me ne sono innamorata! Tanto che sono andata ad acquistarlo e non ne posso proprio fare a meno. La mia pelle ha acquistato un colorito meno spento, è molto più compatta e si vede sia quando mi trucco sia quando giro per casa struccata. 

  Ho provato anche le fiale della WellMaxx: è composto da un kit di 7 fiale, da utilizzare una al giorno per una settimana, che è davvero un toccasana per la pelle sia del viso sia del decollete! Si utilizzano una volta ogni sei mesi e si dividono in base alle necessità: idratanti, nutrienti, antirughe, ecc.

  Appena finirò la crema idratante che sto usando attualmente, penso che proverò quella di questo marchio, perchè davvero si vedono i risultati!

  E voi, lo usate il siero?
 


Cosa c'è da vedere in questo periodo?

  In questo periodo ci sono troppe cose da vedere, oltre alle visioni abituali, si sono aggiunti Better Call Saul e la terza stagione di House of Cards.

  Il primo è lo spin off di Breaking Bad e mi ha preso molto...tanto che, avendolo iniziato un po' in ritardo causa la fine della visione di BrBa, ho già recuperato tutte e 5 le puntate. E' bello poter rivedere alcuni personaggi e sicuramente Saul - che per adesso è ancora Jimmy - era quello che mi incuriosiva di più. Quindi al momento è pienamente promosso!

  House of Cards è talmente ben fatto con degli attori bravissimi che è impossibile non rimanere attaccati allo schermo. E sono troppo curiosa di vedere cosa combinerà Frank...

 Momento di vergogna: sto seguendo con la programmazione italiana Scandal...quindi sono piuttosto indietro rispetto alla stagione americana. Questo perchè ormai è rimasto l'unica serie tv che seguo con i miei genitori e non posso mostrarglielo con i sottotitoli. 
Non sono una Olitz, a me Fitz proprio non piace come uomo...mentre adoro Jake...quindi in queste puntate sto soffrendo un bel po'!! E so che in futuro sarà ancora peggio -___-'

  Nel frattempo è partito il conto alla rovescia per Game of Thrones!!!

martedì 3 marzo 2015

Puro Sfogo

  Non so davvero come definire lo stato d'animo degli ultimi giorni. Al di là dei casini familiari e lavorativi, a cui ormai sono abituata, mi sono beccata l'ennesimo non so che cosa voglio.

  Tralasciando che ormai c'ho il radar per questo genere di uomo - perchè parliamo di uomini, non ragazzi di 20 anni - e che, grazie al cielo, avevo nasato che qualcosa non andava, quello che mi lascia più interdetta è: si accorgono che qualcosa non va in loro quando mi frequentano o sono così balordi da far finta di avere buone intenzioni?

  Premessa: non sono il genere di donna che conosce uno e si attacca come una cozza allo scoglio, ma vado con tutta la calma di questo mondo. Fino a qualche tempo fa partivo in quarta, lo ammetto, ma dopo varie mazzate sui denti ho capito che bisogna fare una cosa per volta. Lo dico anche al diretto interessato che è bene procedere per gradi.

  Quindi, inizio a frequentarlo, lui mi piace e sembra presissimo da me, addirittura azzarda un "ti voglio bene" dopo pochi giorni che ci conosciamo...però vuole andare con calma. Non rispondo al "tvb" - davvero, me l'ha scritto su whatsapp - e gli confermo che sono d'accordo sul fatto di non buttarsi a pesce. 

  Più lo conosco, meno riesco ad inquadrarlo: a volte è dolce e premuroso, a volte è distaccato e preferisce passare la domenica pomeriggio in compagnia del suo migliore amico invece che con me. Non faccio una piega, per fortuna ho anch'io le mie cose da fare.

  Inizio a storcere il naso nel momento in cui, di venerdì pomeriggio, mi scrive che il sabato sera non potevamo passarlo insieme perchè si è ricordato che ha una cena. Penso abbia una cena con i suoi e, di conseguenza, non mi possa portare...poi mi spiega che in realtà è organizzata da un compagno di squadra che gestisce un nuovo locale. Rimango perplessa, ma non commento...tanto lo vedrò la domenica pomeriggio. Almeno così pensavo.

  Domenica mattina alle 12 ancora non si era fatto sentire...apro Whatsapp e vedo che l'ultima visualizzazione risale alle 5 passate del mattino...uhm...considero il fatto che dopo le 22 non avevo più avuto contatti con lui...doppio uhm.

  L'uomo si è svegliato alle 13...cioè, io manco mi ricordo quand'è stata l'ultima volta che mi sono alzata alle 11, figuriamoci a quell'ora! Poverino, aveva tanto, ma tanto mal di testa perchè aveva fatto l'alba in discoteca con questa fantastica compagnia e proprio non ce la faceva ad uscire di casa.

  Non gli ho risposto...non meritava una risposta, ma solo una valanga di insulti. Ieri sera ho terminato il mio silenzio stampa e gli ho spiegato che se c'è qualcosa che proprio non sopporto sono le persone che tirano pacco. Posso capire un'urgenza familiare, il lavoro...ma non di certo perchè sei andato a folleggiare in discoteca...tra l'altro ho anche visto con chi grazie a Facebook.

  La risposta? Che ho ragione, che lui avrebbe reagito nella stessa maniera...è tutta colpa sua perchè si è reso conto che in questo strano momento della sua vita non riesce ad affezionarsi a nessuno. Io non c'entro - frase tipica!! - è lui che forse è ancora scottato dalla sua ultima relazione - altra frase tipica! - e in questo momento non sa proprio cosa vuole.

  Ho chiuso con lui, non voglio nemmeno un chiarimento faccia a faccia, davvero sono stufa di questi discorsi triti e ritriti...anche perchè una parte di me sa che quasi sicuramente c'è di mezzo un'altra che abita vicino a lui e magari vive sola e così si può appoggiare a lei. Anche se lui mi ha scritto che gli piaccio molto sia fisicamente sia come persona e bla bla bla.

  Voglio un uomo vero, che non si nasconda dietro a futili e banali parole. Ci vogliono i fatti...buttare a vanvera un Ti voglio bene non è bello, fa tristezza.


 

lunedì 23 febbraio 2015

Breaking Bad

  Ebbene sì, finalmente ho finito di vedere Breaking Bad, un po' in ritardo sulla tabella di marcia dato che Better Call Saul è già alla quarta puntata.

  Cosa dire di questa serie televisiva che non sia già stato detto? Beh, credo che sia l'esempio di telefilm con una coerenza: in cinque stagioni non si è mai perso il filo conduttore, ogni personaggio o avvenimento introdotto aveva un senso ed era tutto collegato alla perfezione. Sono poche le serie TV di cui si può affermare questo.

  Ovviamente avere un cast di ottimi attori ha reso tutto più bello, anche se ammetto che non mi ha preso davvero come pensavo. Sarà che intorno a me se ne parlava talmente tanto che le aspettative erano troppo elevate. Sarà anche che mi è piaciuto godermelo in questi mesi con calma, assaporando ogni episodio fino in fondo.

  Ciò che posso aggiungere sono i pensieri sparsi dopo aver finito di vedere Felina:
- per tutte le stagioni ho pensato che la moglie di Walt fosse una str..., ma anche la sorella non scherza!
- ipocrisia: con i soldi di Walt ci hanno goduto tutti, dalle cure mediche per Hank, alle automobili, all'autolavaggio...però poi gli hanno tutti girato le spalle...
- i peggiori comunque restano Gretchen ed Elliott;
- quante volte hanno spaccato la faccia a Jesse?!?!
- la voglia di rivincita che segna la vita di Walt con l'arrivo del suo cancro è 
  ciò  che gli ha permesso di rimanere in vita...sicuramente a volte ha 
  esagerato, ma siamo umani, no?



venerdì 13 febbraio 2015

Scusami

  Nonostante sia stata io a mettere la parola fine, non sono mai riuscita a chiudere davvero con te. Basta poco per pensare a te...una canzone, una frase, un film, un luogo, un gesto...col tempo accade sempre meno, ma è come se nel mio cuore tu abbia una stanza tutta per te da cui proprio non vuoi sloggiare.

  Da un lato è colpa tua, perchè quando puoi sei disponibile...mi hai chiamato appena ti ho detto di mio papà e hai cercato di incontrarmi appena hai potuto. E poi mi cerchi, quando hai bisogno di supporto per le decisioni importanti....lo sai che ci sono...e ci sarò sempre.

  E ieri sera, quando ho letto quel messaggio, il mio cuore ha fatto l'ennesimo crick. Hai scritto "sono il solito senza palle" accusa che ti avevo mosso quando non avevi il coraggio di prendere in mano la nostra situazione sentimentale...non certo pensando al tuo lavoro, a te come professionista. Su quello non ti si può dire nulla, anzi.

  Scusami...a volte penso a quanto sono stata male io, ma non rifletto su quanto abbiamo sofferto entrambi...

 

giovedì 12 febbraio 2015

Il lavoro più difficile

  Da sempre, mia madre sostiene che il mestiere più difficile sia essere genitori. Lei, che ha iniziato a lavorare da ragazzina e ha fatto un po' di tutto, dalla babysitter alla commessa, un po' di esperienza per dirlo ce l'ha certamente, ma le ho sempre risposto che nemmeno essere figli è facile.

  Lei è la seconda di tre sorelle e ha sempre subito ogni genere di angherie, dato che la sorella maggiore era la preferita, l'ultima era piccola quindi sempre da difendere agli occhi di mia nonna...l'unico che patteggiava per lei era il nonno che, però, è venuto a mancare presto.

  Di conseguenza, si è sempre detta che lei non avrebbe mai fatto l'errore di sua madre, di favorire un figlio rispetto ad un altro, ma si sa, tra dire e il fare c'è di mezzo il mare.

  Non mi è mai mancato l'affetto, so che i miei genitori mi amano, ma fino ai 21 anni non è stata facile. Mio fratello, primogenito e figlio unico per ben 11 anni, gli è sempre stato concesso tutto: era il più grande, bravo a scuola, il primo laureato in famiglia e maschio. Già, perchè frequentare certi posti e uscire fino a tardi era disdicevole per una ragazza...ho dovuto lottare anni per guadagnarmi fiducia e consensi che invece mio fratello ha avuto in automatico.

  Non accuso mia madre, lo so cosa ci vedeva in lui e ora che sono grande posso capirlo...ancor di più comprendo la sua fortissima delusione.
Perchè se per anni punti su un cavallo convinta che sia quello vincente, quando questo si dimostra un ronzino...beh, fa bruciare gli occhi di lacrime, scuote le ossa, ti spezza il cuore.

  Gliel'avrei voluto fare questo discorso mentre ieri con voce spezzata mi raccontava l'ennesimo episodio, ma non l'ho fatto. Perchè se c'è una cosa che ho imparato è che tutti possiamo sbagliare e nessuno è infallibile. Alla fine, il suo atteggiamento nei miei confronti mi ha reso una persona forte e non posso che ringraziarla di questo.

mercoledì 28 gennaio 2015

Io e le mie occhiaie

  Se nel 1997 - accidenti! - Niccolò Fabi cantava Capelli, io potrei cantare Occhiaie. Tutto è iniziato il primo anno di università, prima lezione alle 8, come al liceo...solo che quella volta non dovevo prendere la bici, il treno e fare una breve camminata. Già, bastava la camminata o la corsetta in bicicletta. Aggiungiamoci che non sono mai stata una che alle 22 andava a dormire - sì, ok, da bambina andavo alle 21, massimo 21.30! - e di conseguenza dormire 6 ore per notte era diventato un lusso. 

  Così sono arrivate loro, le occhiaie! Per fortuna niente che un buon fondotinta + correttore non possano nascondere, ma all'epoca non ero un granchè brava col make up...quindi c'erano e si vedevano! ='(

  Qualcuno potrà obiettare il fatto che bastava dormire di più...eh, sarebbe stato bello, se non fosse che le occhiaie sono genetiche e in famiglia abbiamo tutti la tendenza ad averle. Anzi, a mia mamma con l'età sono venute le borse...ma ssssh non ditele che sto parlando dei suoi difetti ;-)

  Da quella volta sono passati, ahimè, 11 anni, quindi di sicuro non sono migliorate...quindi oltre alla combo fondotinta + correttore si sono aggiunti anche contorno occhi e siero. Solo che, in periodi difficili come quest'ultimo, sono diventate più dure a morire

  Però poi mi viene in aiuto Facebook e tutta quella gente che si fa fotografare nei locali e scopri che i tuoi coetanei o addirittura gente più giovane, sembra molto, ma molto più vecchia di te. E' una magra consolazione, lo so, ma è pur sempre una consolazione! =D

mercoledì 14 gennaio 2015

Miniserie, che passione!

  Durante il periodo natalizio e nelle ultime sere, sto recuperando alcune serie tv brevi, che mi sono piaciute davvero tanto. Tutte nominate ai Golden Globe, tra l'altro!

  Sotto consiglio dei più, ho iniziato a vedere Fargo, serie tv ispirata al film dei fratelli Coen, ma che non vuole essere nè un remake nè un seguito. Sono rimasta davvero soddisfatta, 10 puntate che ti tengono incollata al teleschermo, sia grazie all'ottimo cast - uno su tutti Billy Bob Thornton - sia grazie ad una sceneggiatura che non fa una piega. Ammetto che è un po' crudo, dato il quantitativo numeroso di omicidi, ma è anche molto divertente.

  Una serie, invece, consigliato dalla mia migliore amica, è Olive Kitteridge: tutt'altro genere, qui si parla di famiglia e della malgestione dei sentimenti contrastanti di una moglie, madre, ma soprattutto donna. Anche qui spiccano le ottime interpretazioni dei protagonisti come la stessa Olive Kitteridge interpretata da Frances McDormand e di Richard Jenkins che interpreta il marito, in un ruolo diversissimo da quello in cui mi aveva abituata in Six Feet Under. Senza contare la partecipazione finale da parte di Bill Murray, che dà una marcia in più.

  Infine, mi sono ributtata su The Affair. Ammetto che ho iniziato a vederlo solo per Maura Tierney e Joshua Jackson e che i primi due episodi mi avevano lasciata interdetta, ma ora che l'ho quasi finita sono troppo curiosa di vedere dove andrà a parare. La storia racconta di una relazione extraconiugale tra Noah (Dominic West), insegnante, mediocre scrittore, sposato con 4 figli e di Alison (Ruth Wilson), cameriera, sposata e con la perdita di un figlio da affrontare. E di come questo rapporto si intrecci in un caso di omicidio. La particolarità è che vediamo gli stessi eventi, ma dai punti di vista dei due protagonisti, prima dell'uno e poi dell'altro. E' interessante vedere come cambiano certi dettagli, dall'abbigliamento di Alison - lei si sceglie un bel vestito, mentre Noah la descrive con canotta e pantaloni - oppure come raccontano gli atteggiamenti l'uno dell'altro. Non vi racconto oltre, perchè merita di essere visto! A me mancano le ultime due puntate!!

Rettifica: The Affair non è una miniserie, ma è una serie che è già stata rinnovata per una seconda stagione dove i personaggi rimarranno sempre gli stessi, al contrario di True Detective o Fargo.

Stand by

  Vorrei poter mettere tutto in stand by, guardare le cose da fuori per poterle riordinare, per dare delle priorità, per potermi concentrare su ciò che conta davvero.

  Purtroppo non è possibile farlo, non è possibile dire alla vita Fermati! Fammi scendere!, ma è sempre tutta una corsa, sia fisica sia mentale. E che di questo io sia stanca, ne è prova il raffreddore che mi è venuto questa settimana.

  Ogni settimana tocca un giro all'ospedale con mio papà, questa addirittura due. Certo, meglio averlo a casa e portarcelo quando è strettamente necessario, ma è dura. E' brutto lasciarlo lì al mattino e correre in ufficio con la testa altrove, quando invece hai bisogno di concentrazione per risolvere tutte le rogne del momento. Senza contare il ritrovarsi a fine giornata in ospedale, a fare chiusura nel day hospital con le infermiere...e bisogna anche ringraziarle per quanto sono gentili e disponibili.

  Ormai tutto viene schedulato in base alle necessità familiari e lavorative: visite, medicine, ufficio, appuntamenti coi clienti...e la vita dov'è? Eh, c'è anche quella, ma è relegata in un angolino, perchè la voglia di uscire è ai minimi storici, perchè le uniche persone con cui vorresti stare sono lontane o troppo impegnate e quindi ormai non vedi l'ora che sia sera per piazzarti in relax a vedere un telefilm o leggere. E' anche vero che tutto ciò è il risultato dell'inverno che ti fa venire più voglia del letargo che di uscire.

  Però devo anche reagire, perchè la vita è mia e non voglio guardarmi indietro e avere dei rimorsi o dei rimpianti. Ed è per questo che dopo capodanno mi sono regalata un weekend nelle Marche, da un amico che vorrei tanto abitasse più vicino. O che domenica sono fuggita nel pomeriggio e ho lasciato i miei con mio fratello e sua moglie. O che domani sera inizierò il corso di zumba con le mie colleghe e so già che mi divertirò un sacco.

  Certamente vorrei anche una persona accanto, ma una relazione necessita di una cura e di una dedizione che non so se in questo momento potrei dare...avrei più bisogno di qualcuno che si prendesse cura di me, ma sono difficile anche in questo. Il mio bisogno di essere indipendente mi nega la possibilità di appoggiarmi a qualcuno. Senza contare il terrore di essere delusa di nuovo, che continuo a portarmi dietro inesorabilmente.