giovedì 10 luglio 2014

Quando finisce una storia

  Prima dell'avvento di Facebook, quando una storia finiva, bastava non frequentare i posti dove andava *lui* con la sua compagnia, non passare per la sua via, ecc. Poi dipendeva da chi lasciava chi: se si voleva fare le stalker, ci si faceva trovare apposta nei suddetti luoghi. 

  Ai tempi dei social network, però, non è più così. A meno che uno non si barrichi con la modalità privacy completa, tutti possono venire a farsi i fatti tuoi, ex compresi. Non amo sbattere i fatti i miei sulla bacheca di Facebook, utilizzo raramente le varie funzioni di localizzazione, metto solo qualche foto ogni tanto. Di solito anche i ragazzi che frequento si comportano similmente a me, anzi, lo usano anche per lavoro. L'ultimo, però, amava taggarmi, mettere foto...insomma, aveva una vita mediatica piuttosto attiva. E quando ci siamo lasciati, la prima cosa che ha fatto è stato postare che era diventato single, con tanto di commento acido...mancava solo che mi taggasse anche lì!

  Quindi ho fatto una cosa che non faccio mai: l'ho tolto dalle amicizie...in modo che non leggesse più di me, ma soprattutto per difendermi dalla lettura di ulteriori commenti. 

  Non avevo pensato, ahimè, che abbiamo qualche amicizia in comune e che quindi ogni tanto viene taggato. Mi sono voluta fare del male e ho visitato la sua bacheca...il post più commentato era proprio quello incriminato. Cattiverie, da lui che mi conosce appena e da gente che manco sa chi sono. Che schifo, che tristezza e, che brava che sono ad essere scappata da uno così. Capisco il dolore, la rabbia, l'orgoglio ferito, ma non è giusto spiattellare i fatti degli altri. Che ne sai di cosa sto facendo? Che ne sai di cosa sto provando negli ultimi giorni? Nulla. E allora TACI.

 

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